I teli impermeabilizzanti sono un elemento essenziale per la creazione e il mantenimento di laghetti e biopiscine. Due materiali molto comuni utilizzati per questo scopo sono il PVC e l’EPDM. Entrambi hanno le loro peculiarità e vantaggi, ma ci sono differenze significative tra loro. In questa breve guida vediamo come scegliere il telo in PVC o EPDM.
Materiali di base: PVC vs EPDM
Il PVC è un polimero plastico, mentre l’EPDM (monomero etilene-propilene diene) è una gomma sintetica. Questa differenza fondamentale nel materiale di base influenza molte delle proprietà e delle prestazioni dei teli impermeabilizzanti.
Spessore: la garanzia di durata
Un aspetto cruciale nella scelta del telo è lo spessore. Sia il PVC che l’EPDM sono disponibili in diverse opzioni di spessore. Un telo più spesso offre maggiore durata nel tempo e una maggiore resistenza a potenziali danni da pressione, radici o oggetti appuntiti. Tuttavia, è sempre consigliabile aggiungere uno strato di tessuto non tessuto sotto il telo per minimizzare tali rischi.
PVC: l’opzione classica ed economica
Il PVC è ampiamente utilizzato per impermeabilizzare laghetti, piscine e biopiscine, oltre che per coperture industriali, camion e strutture temporanee. È notoriamente più economico rispetto all’EPDM.
Esistono tre versioni di teli per laghetto in PVC in base allo spessore:
- 0,5 mm (per i piccoli laghetti, non calpestabile),
- 1 mm (per laghetti medio-grandi in cui è previsto di calpestare il telo, comunque facendo attenzione a non pestare pietre appuntite),
- o 1,5 mm che consiglio di utilizzare per laghetti balneabili e biopiscine.
EPDM: elasticità e durata premium
L’EPDM è un materiale di alta qualità noto per la sua elasticità e flessibilità. Queste caratteristiche consentono al telo di adattarsi alle variazioni della forma del laghetto nel tempo. Inoltre, l’EPDM è più resistente alle pressioni di radici delle piante, e questo è un aspetto molto importante da considerare nel caso di vasche per impianti di fitodepurazione con piante molto aggressive come la Phragmites australis.
Unione dei teli: PVC e EPDM
È possibile unire più teli in PVC tramite un processo di saldatura a caldo, oppure con una colla apposita per teli in PVC (opzione meno durevole nel tempo). D’altra parte, l’EPDM può essere unito utilizzando speciali adesivi progettati per questo scopo, simili al processo di riparazione di una camera d’aria di una bicicletta.
Durata e costo
I teli in PVC offrono una durata garantita dal produttore di almeno 15 anni, mentre l’EPDM vanta una durata minima di 20 anni. L’unico svantaggio dell’EPDM è il costo più elevato rispetto al PVC.
La scelta del telo per il tuo progetto
La scelta tra PVC ed EPDM dipende dalle tue esigenze e dal budget.
Se cerchi una soluzione più economica, il PVC potrebbe essere la scelta giusta. Per laghetti di dimensioni più ridotte, in cui non è previsto camminarci dentro, un telo in PVC con uno spessore di 0,5 mm è un’opzione adatta. Se stai lavorando su laghetti di medie o grandi dimensioni, il PVC con uno spessore di 1 mm rappresenta un equilibrio ottimale tra durata nel tempo, costo e facilità di installazione. Per i laghetti balneabili o biopiscine ti consiglio di valutare il telo in PVC da 1,5 mm Swimfol.
I teli in PVC Oase Alfafol da 1 mm e Swimfol da 1,5 mm, di produzione tedesca, disponibili sul nostro sito, offrono una garanzia di qualità e sono scelte affidabili per il tuo progetto di laghetto.
Se miri alla massima durabilità nel tempo, l’EPDM rappresenta la soluzione ideale, sia per laghetti che per biopiscine. Inoltre l’EPDM è particolarmente essenziale nei casi di vasche per impianti di fitodepurazione con piante con rizomi aggressivi come la Phragmites australis, che possono esercitare notevoli pressioni sul telo.
In conclusione, sia il PVC che l’EPDM sono due ottime tipologie di telo, ma la decisione finale su materiale e spessore del telo, dipende dalle specifiche esigenze del tuo progetto, dal tuo budget e dalle tue priorità.